Il vino moldavo non passa la frontiera russa
È il prodotto più esportato della Moldova e ai russi piace bere eppure da settembre la Federazione Russa ha vietato l’importazione del vino moldavo e degli alcolici
Da Settembre il vino moldavo non supererà più la frontiera con la Russia.

Cantina di vini in Moldova
Mosca ha deciso di vietarne l’importazione, questa volta a causa del rinvenimento di tracce di plastica superiori ai minimi consentiti dalla legge.
Il ministro dell’agricoltura moldavo risponde che il vino moldavo è approvato dagli standard europei di sicurezza, e che persino le riserve idriche russe contengono più elementi di quanti ne siano contestati al vino moldavo.
Qualcosa del genere era già successa nel 2006. Allora la Russia rappresentava il 60% del mercato moldavo, e il danno economico per una nazione già provata dalla povertà, fu notevole.
La Moldova ha saputo rimboccarsi le maniche e ha reagito cercando (e trovando) nuovi mercati, che hanno dimezzato la quota di vino destinata a Mosca dal 60 al 29%. Ora che anche quel 29% di vino moldavo non potrà essere esportato in Russia, il costo del danno, certo, sarà notevole (circa 6,6 milioni di Leu).
Ma si tratta comunque di un volume di esportazioni molto minore di quello a cui si rinunciò nel 2006. Le alternative europee più prestigiose sono strade ormai sicure e collaudate, ma si guarda con interesse anche a mercati come Polonia, Kazakistan e Cina.