La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha condannato “i tentativi di attribuire la frenata del round negoziale nel formato 5+2 alle azioni della Russia in Ucraina”
“Rifiutiamo decisamente questa interpretazione. I problemi che hanno rallentato il round negoziale nel formato 5+2 non sono iniziati ieri. Basti ricordare l’incontro di Bratislava nell’ottobre 2019, quando, la posizione della parte moldava fece fallire la firma di un protocollo che avrebbe potuto far avanzare il processo. La crescente divergenza nelle posizioni di Chisinau e Tiraspol su tutte le questioni principali non ha consentito, da allora, un solo incontro utile”.
Secondo Zakharova, “la recente visita della delegazione dell’OSCE nella regione non ha portato alcun vantaggio”, il che “ha solo confermato la mancanza di risorse di mediazione nell’attività della Presidenza polacca dell’OSCE”.
“Si ha l’impressione che, invece di cercare compromessi sulle questioni scottanti, la Presidenza polacca dell’OSCE stia sprofondando sempre di più nel ruolo di comparsa in questo processo.”