Gli eurodeputati rumeni Eugen Tomac e Rareș Bogdan, in visita ufficiale a Chisinau, hanno rassicurato la Moldova in merito alla crisi energetica che sta scuotendo il paese. Nel caso in cui la trattativa con la Gazprom dovesse fallire, la Romania non abbandonerà la Moldova al suo destino.
A Bucarest infatti sono già al lavoro. Si cercano soluzioni per offrire petrolio greggio alla Repubblica di Moldova e non solo. Si discute anche sulla possibilità di fornire di gas naturale attraverso il gasdotto Iasi-Ungheni-Chisinau, entrato a regime due settimane fa.
“Quella energetica è una crisi che coinvolge tutta l’Europa con interessi economici e politici importanti. Dobbiamo dirlo senza problemi: la Russia ha manipolato notevolmente il prezzo del gas, esercitando una pressione incredibile su tutti gli stati che acquistano gas dal paese. I cittadini devono sapere che in situazioni di crisi, la Repubblica di Moldova non resterà sola. La Romania è pronta a condividere ciò che ha con la Repubblica di Moldova in modo da superare insieme questo inverno”. Queste le dichiarazioni di Eugen Tomac.
Due giorni fa è stato dichiarato lo stato di emergenza nel settore energetico a causa delle difficoltà incontrate durante la trattativa per stipulare un nuovo contratto per l’acquisto di gas con l’azienda russa Gazprom.
Il contratto precedente era stato prorogato fino ad ottobre e la Moldova ora paga 790 dollari per 1.000 metri cubi di gas naturale.