Gas in Moldova: dichiarato lo stato di emergenza
Il vice primo ministro Andrei Spînu ha dichiarato, durante una conferenza stampa, lo stato di emergenza nel settore energetico a causa della carenza di approvvigionamento di gas naturale e dell’assenza di un nuovo accordo energetico con l’azienda russa Gazprom (GAZP.MM).

Gas
La scelta è stata dettata per prevenire il verificarsi di un’emergenza ed essere preparati a qualsiasi evenienza. Intanto la Moldova si dichiara pronta a negoziare le forniture di gas dalla vicina Romania e Ucraina sperando di firmare un nuovo contratto con Gazprom entro la fine del mese.
La Gazprom però ha rifiutato di commentare.
Durante lo stato di emergenza, che partirà da giovedì, le società energetiche avranno maggiori poteri, anche se i dettagli esatti non sono ancora stati resi noti.
Le autorità hanno discusso con i responsabili delle principali società energetiche, tra cui Moldovagaz, Termoelectrica, Moldelectrica, Energocom, per identificare le misure da intraprendere. La Commissione nazionale ha inoltre vagliato una serie di misure atte a proteggere i consumatori al fine di mitigare l’impatto di un possibile aumento dei prezzi del gas e, al contempo, garantire l’approvvigionamento di gas
Il contratto della Moldova con Gazprom è scaduto a fine settembre. Il governo ha chiesto una proroga, ma ha esitato dinanzi la richiesta economica avanzata da Gazprom di 790 dollari per 1.000 metri cubi di gas.
“Stiamo attraversando un periodo difficile, ma sono convinto che insieme lo supereremo.” Queste le parole di Spînu.
L’opposizione ha accusato il presidente Maia Sandu, perchè avrebbe dovuto recarsi a Mosca di persona al fine di negoziare un nuovo accordo. La Sandu però si è dichiarata contraria all’ipotesi in quanto l’accordo dovrebbe essere negoziato dalle aziende e non dal presidente.