Più di 20 tonnellate di mele moldave sono state rispedite al mittente dalla Russia il 7 febbraio in seguito di controlli presso il checkpoint “Krupets” nella regione di Kursk
I dati sulle esportazioni di prodotti moldavi sono ogni giorno più incoraggianti.
Così come il settore dell’agricoltura, addirittura trainante per l’economia nazionale. Eppure è accaduto un incidente che potrebbe far allungare ombre sinistre sulla positività delle statistiche: venti tonnellate di mele moldave sono state rimandate al mittente al confine con la Russia.
Entrando nel dettaglio di quanto accaduto, si scoprirà che il rifiuto di far entrare le mele moldave nel mercato russo non è imputabile alla qualità o a difetti evidenti del prodotto.
Il sette febbraio, durante i controlli presso il checkpoint Krupets, nella regione di Kursk, il Servizio Federale per la Sorveglianza Veterinaria e Fitosanitaria della Russia ha impedito le mele moldave varcassero il confine russo a causa di un difetto nella registrazione dei dati.
Le informazioni circa l’importatore, annotate nel certificato fitosanitario, differivano rispetto a quelle fornite dalle etichette. Incongruenze di questo tipo vanno a violare le norme fitosanitarie che l’Unione economica eurasiatica ha ritenuto darsi per una più sicura gestione delle importazioni alimentari.