Gerardo Cappetta di 54 anni è stato condannato a 22 anni di carcere per l’omicidio di Snejana Bunacalea, una badante moldava di 43 anni
Dopo averla uccisa, l’assassino ha cercato di inscenare una morte causata da un attacco epilettico.
La decisione è stata presa dalla Corte d’Appello di Salerno, confermando così la sentenza iniziale emessa il 4 aprile 2023.
L’omicidio è avvenuto il 5 marzo 2020, in una villa nel comune di Altavilla Silentina, in provincia di Salerno, dove è stato ritrovato il corpo della badante moldava.
Snejana, il cui corpo è stato trovato nella vasca da bagno, si stava prendendo cura della madre 91enne dell’uomo che l’ha uccisa.
Inizialmente, si credeva che la morte della badante fosse stata causata da un attacco epilettico, una condizione di cui soffriva.
Anche Gerardo Cappetta, infatti, sostenne questa versione, presentando l’accaduto come una tragedia. Tuttavia, le indagini successive hanno rivelato uno scenario completamente diverso.
L’italiano, che all’epoca dei fatti aveva 51 anni, si era innamorato della badante moldava, e il giorno in cui perse la vita, la vittima aveva un appuntamento con un altro uomo per festeggiare il suo compleanno in anticipo.
Durante un violento alterco, Cappetta è entrato nel bagno, ha afferrato la testa della donna sbattendola più volte contro il bordo della vasca. L’ha quindi lasciata priva di sensi nell’acqua della vasca, dove è annegata.
I risultati delle indagini effettuate dai carabinieri e l’autopsia hanno smontato la versione dell’uomo a nove mesi dalla morte della badante. Cappetta, conosciuto nella località dove aveva lavorato come postino, è stato quindi arrestato.
In appello, i giudici hanno nominato nuovi esperti che hanno escluso l’epilessia e i problemi cardiaci come cause della morte.