Profanato cimitero rumeno a Falesti: la reazione della Moldova
Le autorità moldave hanno condannato con la massima fermezza la profanazione di un cimitero rumeno della seconda guerra mondiale nel nord della Moldova

Cimitero profanato a Falesti
Le autorità moldave non avranno pace fino a quando non avranno rintracciato e punito coloro i quali hanno profanato il cimitero dove sono sepolti i soldati rumeni, caduti durante la seconda guerra mondiale.
Nel fine settimana, alcuni vandali hanno scritto le lettere “V” e “Z” sui crocifissi del cimitero nella città settentrionale di Falesti, dove riposano i resti di circa 300 soldati rumeni. I vandali hanno anche disegnato una svastica nazista.
Le lettere “V” e, più comunemente, “Z”, sono state individuate sui veicoli corazzati russi che operano in Ucraina e sono diventati simboli inneggianti alla guerra russa.
Il vandalismo ha fatto seguito alla decisione del parlamento moldavo del 7 aprile di vietare l’uso di tali simboli così come il nastro di San Giorgio.
Igor Dodon si è detto pronto a scendere in piazza il 9 maggio, il Giorno della Vittoria della Seconda Guerra Mondiale in Russia con addosso il nastro di San Giorgio.
Intanto il ministero degli Esteri moldavo ha così commentato la profanazione: “Vandalizzare questi monumenti funebri è un atto barbaro e una sfida per la società. Pertanto condanniamo fermamente questo atto e le istituzioni competenti della Moldova indagheranno su questi casi oltraggiosi di vandalismo”.
Victor Chirila, ambasciatore della Moldova nella vicina Romania, ha invece dichiarato: “Coloro che hanno pianificato e portato a termine questa profanazione hanno messo in pericolo la pace, l’armonia e la stabilità interna della Moldova in un momento regionale piuttosto pericoloso per la sua sicurezza”.
Non lontano dal confine con la Romania, Falesti è il distretto dove è nata la presidente filoeuropea della Moldova, Maia Sandu.
Romania e Moldova hanno un accordo in vigore dal marzo 2012 che regola la protezione delle tombe dei soldati rumeni in Moldova.