Monaco, strage al centro commerciale: diciottenne uccide 9 persone
Per la polizia tedesca, però, nessun legame con l’Isis: il ragazzo era depresso e in cura
Ore di terrore a Monaco per una sparatoria che ha causato 9 morti e 16 feriti: un ragazzo di 18 anni armato di pistola ha aperto il fuoco nel tardo pomeriggio sparando all’impazzata prima di darsi alla fuga, gettando nel panico l’intera città.
Immediate sono state attivate le misure di sicurezza ed è scattato l’allarme terrosirmo: migliaia di persone sono state evacuate e molti hanno aperto le porte di casa per offrire riparo a chi era in fuga dai luoghi della sparatoria e poi dal centro cittadino dove, durante le primissime operazioni, sembrava essersi concentrata l’allerta (tanto che è stata immediatamente chiusa l’intera rete metropolitana e la stazione centrale).
L’Isis, però, questa volta non c’entra: secondo la polizia tedesca, il ragazzo, un tedesco di origine irariana era in cura per depressione e avrebbe agito da solo e senza alcuna strategia, prima di spararsi un colpo alla testa, togliendosi la vita.
La dinamica dell’attacco si è delineata nella sua interezza soltanto nella notte, dopo che la città era stata blindata facendo scattare la massima allerta terrorismo già dalle 17 circa quando sono stati esplosi i primi colpi nel centro commerciale Olympia alla periferia nord di Monaco e davanti al McDonald’s.
Lo scenario terroristico era stato preso in considerazione sin da subito nel pomeriggio di venerdì, anche se, mancando rivendicazioni, non era stato possibile stabilirne la matrice: più che l’estremismo islamico, però, si era anche pensato al movente razziale, vista la ricorrenza della strage di Utoya con la quale la polizia di Monaco ha rilevato “evidenti legami”.
Oggi, intanto, in Baviera è stata proclamata una giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime di questa drammatica sparatoria, mentre da tutto il mondo sono arrivati messaggi di solidarietà al governo tedesco e ad Angela Merkel.