La scelta del parlamento di cambiare data e denominazioe del giorno che celebra la vittoria sovietica sulla Germania nazista nel 1945 scatena le proteste tra i filo-russi in Moldova
La Moldova ha avviato il processo di cambio data e denominazione del “Giorno della Vittoria” scatenando, giovedì. una protesta davanti al palazzo del parlamento, a Chisinau.
Diverse dozzine di persone hanno protestato davanti al parlamento con bandiere dell’era sovietica e russe dopo che il partito al governo filoeuropeo, Azione e solidarietà, PAS, ha inserito un progetto di legge nell’ordine del giorno del parlamento.
Secondo i termini del disegno di legge, il Giorno della Vittoria e la commemorazione degli eroi caduti per l ‘”Indipendenza della Patria”, celebrata in Moldova dal 1990 il 9 maggio, sarà sostituito da un “Giorno di commemorazione e riconciliazione in memoria di coloro che sono caduti nella seconda guerra mondiale”, e si celebrerà l’8 maggio.
Il disegno di legge è già stato inserito all’ordine del giorno del Parlamento e sarà esaminato nella riunione di giovedì.
I manifestanti filo-russi hanno esortato il parlamento a non approvare questo progetto, accusando il governo di voler dividere la società.
“Loro [PAS] stanno facendo tutto il possibile per provocare un conflitto in modo che poi degeneri in qualcosa di simile all’Ucraina. Non lo vogliamo. Vogliamo dire che siamo pacifici”, questa la dichiarazione di un manifestante che ha preso la parola. Ha poi aggiunto che il 9 maggio è “un giorno di festa che ci aiuta a comprendere che se non fosse stato per quella vittoria, oggi non esisteremmo”.
Il Giorno della Vittoria viene celebrato ogni anno il 9 maggio, a Chisinau, con grande clamore da nostalgici simpatizzanti dell’Unione Sovietica. L’anno scorso e quest’anno, i partecipanti alle manifestazioni organizzate dai partiti politici filo-russi hanno indossato con aria di sfida il nastro bicolore di San Giorgio, dichiarato illegale in Moldova con l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022.
L’anno scorso, i deputati hanno modificato la legge sulla lotta all’estremismo per sanzionare l’uso di questo nastro con multe.
La Russia ha utilizzato il simbolo per promuovere la sua lotta contro il presunto “nazismo” in quelle che il Cremlino ha definito “operazioni speciali” contro l’Ucraina.
Il leader del Partito socialista filo-russo, l’ex presidente moldavo Igor Dodon, ha condannato la modifica della legge.
“Il regime criminale del [presidente] Maia Sandu ancora una volta ha sputato davanti a tutto il popolo moldavo. Hanno toccato uno dei nostri giorni più sacri: il Giorno della Vittoria sul fascismo. Sandu e i suoi calunniatori hanno dimostrato ancora una volta di essere loro i veri fascisti”, così Dodon.
L’oligarca fuggitivo Ilan Shor ha bissato Dodon nella sua retorica antigovernativa e ha parlato delle stesse “manifestazioni del fascismo”.
“Il fascismo è sempre più sentito nel regime Sandu-PAS […] intendono diffamare e deridere l’eroismo di coloro che sono caduti per proteggere la Patria. Ancora un po’ e loderanno Hitler e Mussolini e le loro atrocità”, questo il post di Shor su Facebook.