In migliaia per il Concertone del 1 maggio a Roma, tanti i moldavi presenti
In migliaia le persone in piazza San Giovanni a Roma, che ieri, in occasione della Festa dei lavoratori, si sono riunite per assistere al tradizionale ed attesissimo Concertone del 1 Maggio. Nel pubblico, numerosi i moldavi pronti a rendere omaggio al diritto del lavoro, all’insegna della buona musica, del divertimento e della condivisione
“Non vogliamo dimenticare Portella della Ginestra, dove 70 anni fa 11 persone vennero uccise perché manifestavano per i propri diritti. Non vogliamo dimenticare le mondine, che tra le prime lottarono per un salario più equo e dignitoso; non vogliamo dimenticare i lavoratori delle fabbriche, che ottennero le 40 ore lavorative e il sabato di riposo; non vogliamo dimenticare i giovani che lottano perché il precariato non sia una condizione immutabile; non vogliamo dimenticare la luce accesa sul caporalato; non vogliamo dimenticare chi oggi è qui con il diritto di lottare e il dovere di fare di questo Paese un Paese migliore”.

In migliaia per il Concertone del 1 maggio a Roma, tanti i moldavi presenti
E’ con queste parole e nella memoria dei piccoli grandi lavoratori che nella storia e con sacrificio hanno reso grande l’Italia e l’Europa, che si è dato il via al tradizionale Concertone del 1 maggio. In migliaia i giovani e i meno giovani riunitisi in piazza San Giovanni a Roma, per celebrare insieme, all’insegna della musica e del divertimento, la storica festa del lavoro e dei sindacati. A svettare, tra la folla, anche diverse bandiere della Moldova, sventolate dai tanti moldavi accorsi alla manifestazione.
Alla conduzione dell’attesa festa musicale, la presentatrice Camila Raznovich ed il rapper napoletano Clementino. In scaletta, pochi nomi dello scenario pop e un ampio spazio alla cosiddetta musica indie. A dare il via al tradizionale appuntamento, atteso da migliaia di giovani, le voci del gruppo Apres la Classe. A seguire, Amarcord (1mnext finalista), Incomprensibile Fc (1mnext finalista), Doro Gjat (1mnext finalista), Braschi, Geometra Mangoni, Ara Malikian, Rocco Hunt, Orchestra di Saltarello abruzzese, Mimmo Cavallaro.
Emozionante e coinvolgente omaggio alla musica napoletana con l’esibizione di Teresa De Sio, pronta a ricordare gli storici nomi della musica partenopea quali quelli di Rino Zurzolo, Fausto Mesolella e Pino Daniele, recentemente scomparsi.
La maratona musicale, della durata di ben 9 ore, è proseguita con la musica di Giovanni Guidi, Marina Rei, Artù, Sfera Ebbasta, Ladri di Carrozzelle, Ex-Otago, Motta, Le luci della centrale elettrica, Bombino, La Rua, Levante, Editors.
Esilarante l’esibizione de “Lo Stato Sociale”, tra abiti strappati e lanci di palloni tra la folla. Una velata risposta all’ormai celebre provocazione del Ministro Poletti ai giovani italiani, seguita poi da un attacco al leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Il pubblico si infiamma con l’ingresso sul palco di Francesco Gabbani, sulle note di Occidentali’s Karma, brano con cui il cantante è riuscito a conquistare l’Ariston, aggiudicandosi l’ambita prima posizione del Festival di Sanremo. Coinvolgenti le esibizioni di Brunori Sas, Ermal Meta, Edoardo Bennato e Maldestro.
A chiudere l’evento la musica di Fabrizio Moro, Samuel, Planet Funk, Public Service Broadcasting.