L’emendamento che introduce le parole “lingua rumena” nella legislazione moldava non serve a modificare la Costituzione, ma ad attuare una sentenza del 2013 della Corte costituzionale
A sostenerlo la deputata della PAS Veronica Roșca. L’opposizione parlamentare afferma che modificare la Costituzione attraverso una semplice legge è una “assurdità giuridica”.
La scorsa settimana, la maggioranza della PAS in Parlamento ha approvato un progetto di emendamento in prima lettura che sostituisce le frasi “lingua moldava”, “lingua ufficiale”, “lingua di stato” e “lingua madre” con “lingua rumena” in tutta la legislazione.
“Si tratta di un emendamento per mettere in pratica la sentenza della Corte Costituzionale del 2013, con la quale è stato stabilito che prevale la Dichiarazione di Indipendenza. Mi ha fatto piacere che nessuno dell’opposizione nelle commissioni permanenti ha contestato che la lingua sia in realtà rumena. Il nostro emendamento non è un provvedimento per modificare la Costituzione, è un emendamento per attuare la decisione della Corte costituzionale. Se la Corte costituzionale ha ritenuto che questa sia la verità innegabile, le decisioni della Corte sono vincolanti e definitive, quindi non credo che dovremmo ascoltare quello che dicono chi non ne sa niente”.
Venerdì, il Blocco dei comunisti e dei socialisti si sono riuniti per manifestare davanti alla Corte costituzionale contro la decisione del PAS. Secondo l’opposizione, la Costituzione può essere emendata per volontà dei cittadini espressa con un referendum, oppure con la maggioranza dei due terzi in Parlamento.
“La Dichiarazione di Indipendenza è un atto politico, mentre la Costituzione è la legge suprema della Repubblica di Moldova. Un atto politico non può prevalere su un atto giuridico. La Costituzione specifica esplicitamente la procedura degli emendamenti costituzionali. Stanno cercando attraverso una legge organica di modificare la Costituzione, il che è una totale assurdità giuridica. Inoltre, la Costituzione non può essere modificata durante uno stato di emergenza. Siamo in stato di emergenza o cosa? Se vogliono cambiare la Costituzione, devono cambiarla legalmente. Se cambiano la legge illegalmente, sono usurpatori”, così il parlamentare di BCS Grigore Novac.