Il politico moldavo in esilio, Ilan Shor, condannato in contumacia per frode, ha annunciato lunedì la creazione di un nuovo blocco politico
Ha intenzione di sostituire il partito filo-russo che porta il suo nome e che è stato bandito per ordine del tribunale.
Un esperto costituzionale ha però affermato che l’iniziativa di Shor sarà probabilmente dichiarata illegale.
Il partito di Shor ha guidato rumorose manifestazioni che chiedevano le dimissioni del governo del presidente filoeuropeo Maia Sandu.
Da Israele, ha fatto sapere che il nuovo raggruppamento sarà conosciuto con il nome di “Chance, Responsibilities, Implementation”. Si tratta di un acronimo che enuncia il cognome Shor sia in russo che in rumeno, le lingue più utilizzate in Moldova.
Shor ha detto che il suo gruppo chiederà alla Corte europea dei diritti dell’uomo di revocare il divieto imposto al suo partito dalla Corte costituzionale moldava.
Ha predetto che il nuovo partito avrebbe poi vinto le elezioni nell’ex stato sovietico che si trova tra l’Ucraina e la Romania, membro dell’Unione Europea, con altri due gruppi che avrebbero accettato di unire le forze.
L’esperto costituzionale Alexandru Arseni ha affermato che il processo di registrazione del nuovo partito comporterà l’esame dei suoi statuti e di quelli di altri partiti registrati per garantire la conformità con la sentenza della corte.
“In effetti, l’idea stessa di registrare un tale blocco equivale sia a una sfida che al disprezzo della Corte costituzionale”.
Shor è stato condannato in contumacia a 15 anni di carcere ad aprile per uno scandalo bancario da 1 miliardo di dollari e riciclaggio di denaro, ed è stato sanzionato dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Autorità moldave e governi occidentali lo accusano di tentare di destabilizzare il Paese.
Sandu ha avvicinato il suo paese all’UE dopo la schiacciante vittoria elettorale del 2020 e ha fatto dell’adesione al blocco delle 27 nazioni il principale obiettivo di politica estera.
La Moldova è stata colpita dall’invasione russa dell’Ucraina e Sandu ha ripetutamente denunciato lo sforzo bellico del Cremlino e accusato Mosca di tentare di rovesciare la sua amministrazione.