Fa discutere la decisione presa dal Governo della Moldovia di vietare i viaggi ai funzionari statali in Russia. Primo tra i contestatori di un provvedimento ritenuto “fuori norma” è il Presidente della Repubblica Igor Dodon, intento a proseguire il suo progetto di intensificazioni dei rapporti con Mosca
Il Governo moldavo compie un importante passo di chiusura nei confronti della Russia ed il Presidente sembra proprio non gradire. L’esecutivo decide di limitare i viaggi dei funzionari statali in Russia, ma il Presidente Igor Dodon non ci sta. Un risoluzione questa, presa sulla base del grande numero di controlli registrato nei confini russi e comunicata all’ambasciatore russo in Moldavia, in un incontro tra i rappresentanti del Governo e del Parlamento moldavo.
In netta opposizione ad un simile provvedimento, Dodon continua sulla strada di un progetto di rafforzamento delle relazioni con la Russia, nella speranza di poter costruire una collaborazione forte e solida con la Federazione Russa. Portavoce della grande disapprovazione nei confronti della drastica decisione e della volontà di perseguire un’azione mirata all’avvicinamento con la Russia, il profilo Twitter di Dodon. “Io non conosco i dettagli relativi ai casi citati dal governo e dal il parlamento, ma a giudicare dalle dichiarazioni pubbliche la loro decisione di vietare ai funzionari statali viaggi in Russia è fuori norma”- ha twittato il Presidente. “Continuerò i viaggi a Mosca per promuovere gli interessi del nostro paese – ha aggiunto- lavorando in favore di un rafforzamento della partnership strategica con la Federazione russa. La prossima settimana compirò una visita di lavoro in Russia”.