Dissesto idrogeologico, dalla Moldova a Orvieto per imparare dalla scuola umbra
Una delegazione moldava in Italia dal 14 al 19 giugno nell’ambito del Progetto Europeo “SMA.RI.GO – SMArt RIver GOvernance”
Buone pratiche di gestione dei territori fluviali da esportare e diffondere. È questo il cuore contenutistico degli incontri che si svolgeranno a Orvieto nell’ambito di un Progetto Europeo Coordinato da Alta Scuola, e coordinate dalla Scuola Umbra sul dissesto idrogeologico che, per l’occasione, ospiterà una delegazione composta da otto esperti tra ingegneri, geologi, sociologi/psicologi e docenti universitari fino al 19 giugno. In questo arco di tempo, saranno esposte le modalità con cui l’Italia applica le direttive europee in fatto di acqua e gestione delle alluvioni e saranno illustrati i modelli di intervento e prevenzione (sia strutturale che non), con particolare riguardo alla partecipazione e all’integrazione delle popolazioni.
Quattro dei partecipanti, appartengono alla “State Enterprise Basin Water Management Authority” istituto che gestisce la tutela delle acque e la difesa dalle alluvioni della Moldova; altri due, invece, appartengono alla Apele Modovei, ovvero l’agenzia “Acque della Moldavia” (si tratta dell’autorità che è responsabile di mettere in atto la politica statale di gestione delle risorse idriche, idrologia, approvvigionamento idrico e servizi igienico-sanitari, operante sotto il Ministero dell’Ambiente). A questi alti funzionari si aggiunge anche un professore della Technical University of Moldova di Chisinau e la Presidente dell’Associazione non governativa Caroma-Nord (con impegni nei settori Ecologia e Ambiente Sviluppo umano e integrazione sociale, diritti umani e Volontariato).
I case study saranno quelli della Rupe di Orvieto e del Bacino del fiume Paglia, in Umbria, che sono stati oggetto di interventi non solo di difesa dalle frane, ma anche di prevenzione dal rischio idrogeologico.
“Con questo progetto – ha affermato Endro Martini, presidente di Alta Scuola – che vede Orvieto con la sua Rupe e il suo Fiume Paglia al centro di uno scambio internazionale, l’ Umbria ancora una volta dimostra e testimonia a tutto il Paese il suo buon saper fare in materia di gestione del dissesto idrogeologico, in un momento in cui il livello di attenzione al tema in Italia è decisamente alto e sentito”.