DAVOS 2023, la Moldova chiede agli alleati difese aeree contro la Russia
La Moldova ha chiesto agli alleati di rafforzare le sue capacità di difesa aerea mentre infuria la guerra nella vicina Ucraina
“Abbiamo richiesto sistemi di sorveglianza aerea e di difesa”, queste le dichiarazioni di Maia Sandu durante un’intervista a margine del World Economic Forum di Davos, in Svizzera. “Comprendiamo che l’Ucraina è una priorità”, ma speriamo anche di riceverne anche noi un po’.

Maia Sandu
La Moldova, ex repubblica sovietica, ha un budget limitato per la difesa e ha avuto a lungo relazioni tese con Mosca.
La Russia ha truppe e forze di pace di base in Transnistria, uno staterello separatista che è sopravvissuto per tre decenni con il sostegno del Cremlino.
Il governo filo-occidentale della Moldova ha fortemente sostenuto Kyiv sin dall’invasione russa e ha presentato una richiesta formale per aderire all’Unione Europea appena una settimana dopo che le truppe russe erano entrate in Ucraina, lo scorso febbraio.
Sandu ha detto che il budget militare del Paese è stato aumentato e il governo sta parlando con l’Ue di sistemi di difesa aerea, con colloqui anche su base bilaterale con gli alleati. Ha anche affermato di sentirsi al sicuro data la resistenza dell’Ucraina alla Russia.
La Moldova ha accusato Mosca di tentare di usare la sua influenza sul movimento separatista nella Transnistria prevalentemente di lingua russa per destabilizzare il resto del paese prevalentemente di lingua rumena, finora tali sforzi sono falliti perchè nessuna delle due parti voleva il conflitto.
“La Russia ha cercato di mobilitare gruppi corrotti in Moldova e partiti filo-russi con l’obiettivo di abbattere il governo, il parlamento e la presidenza e ciò non significa che si sia arresa, ma finora siamo stati in grado di mantenere la stabilità”.
L’anno scorso, le autorità separatiste hanno attribuito diverse esplosioni all’Ucraina, che ha negato qualsiasi collegamento con gli incidenti. Il ministero degli Esteri russo ha detto che Mosca voleva evitare uno scenario in cui doveva intervenire nella regione
LIBERTÀ DEL GAS
La Moldova ha anche cercato di liberarsi dalla dipendenza del gas russo. Intanto nel Paese si verificavano interruzioni di corrente in parte causate dagli attacchi di Mosca alle vicine infrastrutture elettriche dell’Ucraina, ma anche dal fornitore di gas russo Gazprom che taglia le forniture.
La Moldova è riuscita ad assicurarsi l’approvvigionamento per l’inverno e in futuro cercherà contratti a lungo termine con fornitori alternativi.
L’UE ha accettato la Moldova come candidato all’adesione a giugno, quando ha esteso lo stesso status alla vicina Ucraina. È stato un trionfo diplomatico per Sandu. Il paese è uno dei più poveri d’Europa e deve affrontare numerose lotte economiche. L’ingresso nell’UE comporta un processo lungo e complesso .
“L’integrazione nell’UE è la nostra unica possibilità di sopravvivere come democrazia in questo momento complicato e in questa regione complicata”.