Tre cittadini moldavi sono stati incriminati in Bulgaria con l’accusa di essere coinvolti nell’attentato a Istanbul
Quattro persone su cinque sono state arrestate per decisione del tribunale. Si tratta dei cittadini moldavi Ivan Calac e Leonid Acsacal, Piotr Topal con doppia cittadinanza (moldava e bulgara) e Arman Abdulrami (cittadino siriano). Il quinto sospettato, una donna, è stata rilasciata per problemi di salute.
L’indagine è stata condotta da specialisti del settore antiterrorismo dell’ufficio del procuratore della città di Sofia.
Secondo le indagini preliminari, i detenuti hanno fornito supporto logistico e di comunicazione agli organizzatori dell’attacco terroristico. Oltre alla complicità nel terrorismo, l’inchiesta accusa gli arrestati di tratta di esseri umani e contrabbando.
Il Ministero degli Affari Esteri e dell’Integrazione Europea moldavo ha confermato di essere stato immediatamente informato della detenzione in Bulgaria dei cittadini moldavi.
I diplomatici dell’ambasciata moldava a Sofia seguiranno da vicino gli sviluppi relativi a questo caso.
“Il nostro Paese condanna fermamente qualsiasi atto terroristico, compreso l’attentato di Istanbul, e ribadisce la sua apertura all’effettivo scambio di informazioni tra le forze dell’ordine, le strutture giudiziarie e i servizi di intelligence di questi Stati per combattere il terrorismo, rintracciare i combattenti stranieri e combattere la criminalità organizzata”, così il ministero degli Esteri moldavo.
Il 13 novembre si è verificata un’esplosione nella strada turistica di Istiklal a Istanbul. Quattro persone sono morte sul colpo, altre due sono state trasportate all’ospedale. Altre 81 persone sono rimaste ferite, due delle quali in gravi condizioni