Nel comune di Brandizzo, vicino Torino, il paesaggio idilliaco di un piccolo parco pubblico è diventato, paradossalmente, il rifugio di un profondo dramma umano
Iuliana Luncaș, una donna moldava di 34 anni, vive da una settimana in un piccolo giardinetto a Brandizzo, lontana dal calore e dalla sicurezza di una casa.
La sua vita, segnata da sogni e speranze, ha preso una tragica svolta.
Arrivata in Italia 8 anni fa, piena di entusiasmo e con il desiderio di costruire una vita migliore per sé e per il bambino che portava in grembo, Iuliana ha vissuto il fallimento e la delusione.
Ha lavorato a Brandizzo e Sondrio, cercando di crescere la sua famiglia e di realizzare i suoi sogni. La vita però gli aveva riservato sfide dolorose. La separazione dal compagno italiano e dal figlio ha segnato l’inizio di un periodo di instabilità e solitudine.
Iuliana ha cercato conforto e un nuovo inizio in un’altra relazione, ma anche questa è finita male e lei è rimasta sola.
Ora, senza un permesso di soggiorno valido, deve affrontare grandi difficoltà nella ricerca di un lavoro e di un alloggio, intrappolata nella vulnerabilità e nella disperazione.
Non è una donna in cerca di pietà, ma di comprensione e di un’opportunità per riscrivere il suo destino in Italia.
“Non voglio altro dall’Italia. Cerco solo una casa e un lavoro”.
La giovane moldava si è rivolta a un’organizzazione che assiste le donne in difficoltà, ma, purtroppo, non ha ricevuto la risposta sperata, amplificando il suo senso di isolamento e impotenza.
La situazione di Iuliana evidenzia le carenze del sistema e la necessità di empatia e azione sociale a sostegno di coloro che si trovano in situazioni limite.
La giovane donna non è solo vittima delle circostanze, ma è simbolo del bisogno di solidarietà e di umanità in un mondo spesso indifferente alla sofferenza degli altri.