Elezioni amministrative in Moldova: il 51% dei voti ai partiti filo-europei
Dopo le elezioni di Domenica 14 Giugno, a Chisinau Dorin Chirtoaca e Zinaida Greceania andranno al ballottaggio mentre a Balti, il filo-russo Renato Usatii ha ottenuto 73,7% dei voti
Chisinau, Moldova – Dalle elezioni amministrative di Domenica scorsa, i partiti filo-europei hanno nella stragrande maggioranza delle città moldove ma in moltissimi comuni e fra questi i più importanti, si dovrà tornare alle urne il 28 giugno perché i filo-russi hanno ottenuto importanti risultati e quindi sarà necessario un secondo round.
A Chisinau, il sindaco uscente, europeista Dorin Chirtoaca ha raggiunto più voti ma non ha superato il 50%.
I risultati hanno mostrato che i partiti filo-europei hanno ottenuto circa 51% dei voti a livello nazionale nelle elezioni di Domenica, i partiti filo-Russi circa 36%. Il resto dei voti è andato a partiti indipendenti.
Le elezioni sono state viste come un banco di prova per l’adesione della Repubblica di Moldova all’integrazione Europea oppure a un nuovo avvicinamento alla Russia.
I partiti filo-europei hanno vinto in 348 città e paesi, mentre i partiti filo-russi hanno vinto in altri 56 e i candidati indipendenti in 34. In 458 luoghi le elezioni si terranno di nuovo il 28 giugno perché nessuno dei candidati ha raggiunto più del 50% dei voti.
Fra queste città anche la capitale Chisinau, dove Chirtoaca ha avuto il 37,4% dei voti e lo sfidante filo-russo Zinaida Greceania ha raggiunto il 35,9%, questo dopo aver conteggiato il 99% delle schede elettorali.
Renato Usatii, il businessman pro-russo, ha vinto nella seconda città più grande di Moldova, Balti, ottenendo il 73,7% dei voti. La città del nord Moldova è tradizionalmente filo-russa.
Usatii, chi ha guidato il partito Patria, è fuggito in Russia a Novembre, in vista delle elezioni parlamentari, dicendo che temeva l’arresto da parte delle autorità moldove dopo che il Tribunale ha vietato al suo partito di partecipare alle elezioni, perché avrebbe ricevuto denaro dall’estero.
Ilan Shor, altro imprenditore pro-Russia, coinvolto nello scandalo della scomparsa di 1,5 miliardi di dollari, da tre banche moldave prima delle elezione di Novembre, ha vinto nella città orientale di Orhei, prendendo il 62% dei voti.
Le elezioni locali nella ex Repubblica sovietica si sono verificate alcuni giorni dopo che il Primo ministro filo-europeo Chiril Gaburici si è dimesso dopo le domande relative all’autenticità dei suoi titoli di studio liceali ed universitari.