Sacerdote di Chisinau condannato a 16 anni per abusi su minore
La Corte Buiucani ha condannato il sacerdote di Chisinau ritenendolo colpevole d’aver abusato sessualmente della figlia della donna con cui ha vissuto per oltre tre anni. Al prete è stata inflitta una pena di 16 anni di reclusione e il pagamento di 100.000 lei per danni non patrimoniali alla vittima.

Filo spinato
Stando a quanto fatto trapelare dalla Procura per la criminalità organizzata e i casi speciali, nel 2016 la madre della ragazza e il sacerdote hanno deciso di andare a convivere, insieme alla ragazza che all’epoca dei fatti era in prima media.
Un anno dopo, quando la ragazza era ormai 13enne, il sacerdote ha iniziato ad abusarne sessualmente, in maniera perversa, e persino all’interno del monastero. La vittima veniva continuamente minacciata che se si fosse rifiutata di concedersi, i suoi compagni di scuola avrebbero scoperto questa relazione.
La ragazza non ha mai raccontato a nessuno cosa le stava succedendo perché si vergognava. La verità è emersa dopo che sua madre e il prete si sono lasciati perché quest’ultimo abusava di bevande alcoliche ed era aggressivo.
Dopo l’inizio del processo, alla vittima è stata offerta assistenza psicologica e sociale ed è stata temporaneamente collocata in un centro destinato alle vittime di abuso.