I partiti filo-europei provano in una coalizione
In previsione di una prossima tornata elettorale che raffigura una Moldova divisa tra il forte richiamo dell’Unione europea e l’attaccamento alla Russia di Putin,è iniziato il gioco delle alleanze politiche
Il gioco delle alleanze si dovrebbe concludere in poche settimane: “In teoria, i partiti filo-europei hanno abbastanza voti per formare un governo. Ma circostanze esterne e anche interne, come la divisione nella società tra pro-russi e pro-europei, spinge a cercare un sostegno parlamentare anche a sinistra”.
Il successo del partito socialista, attualmente il più votato, con ben il 22% delle preferenze, sta ampiamente a dimostrare che molti, in un paese come la Moldova che ha il cattivo primato di essere il più povero d’Europa, preferiscono avere l’Unione doganale con la Russia invece che una prospettiva di integrazione europea.
Una possibile alleanza con Bruxelles potrebbe rischiare di aumentare il forte problema della Transnistria, ovvero quella porzione del Paese che è a maggioranza russa al confine con l’Ucraina.
“Sono molto ottimista, afferma un residente di Chisinau. Credo che i partiti filo-europei riusciranno a cooperare anche con la sinistra e decideranno quale sarà la futura direzione del Paese. Non so se saranno in grado di dare vita a una coalizione, ma questa è la nostra speranza, specialmente per le generazioni più giovani. Vogliamo far parte dell’Unione europea perché il nostro futuro è in Europa. Non dovremmo perdere ciò che abbiamo guadagnato fino a oggi nelle nostre relazioni con la Russia, ma al tempo stesso credo che dovremmo sforzarci di andare verso l’Europa. In ogni caso, dubito che riusciremo a conciliare queste due esigenze”.