Una cittadina moldava, senza fissa dimora e considerata “una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica”, è stata espulsa dall’Italia e rimandata in Moldova, dopo che la polizia di Jesi ha eseguito un provvedimento amministrativo
Tutto è iniziato nel pomeriggio di sabato 24 febbraio, quando i titolari di un negozio nel quartiere San Giuseppe, non più utilizzato, hanno allertato la polizia locale della presenza di sconosciuti al suo interno.
Il primo intervento delle autorità non ha avuto risultati concreti, se non l’accertamento di un’occupazione abusiva dell’edificio, senza che le persone coinvolte fossero ritrovate sul posto.
La situazione è cambiata la mattina successiva, quando, con l’aiuto di un fabbro, la polizia è riuscita a entrare nell’edificio.
All’interno hanno trovato un uomo di nazionalità rumena e una donna moldava, entrambi senza fissa dimora.
I due sono stati accusati di violazione di domicilio, sanzionata poi dal proprietario.
La donna moldava, cittadina extracomunitaria, è stata accusata anche di soggiorno irregolare in Italia.E’ stata inizialmente portata alla Questura di Jesi per l’identificazione, e poi all’ufficio immigrazione.
Mentre l’uomo, regolarmente in Italia, è stato affidato ai servizi sociali. La donna, trovandosi in situazione irregolare e con precedenti, è stata scortata dalla polizia all’aeroporto di Bologna, da dove è stata rimandata in Moldova.
Questa misura riflette gli sforzi delle autorità italiane per mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza gestendo rigorosamente le persone che si trovano illegalmente nel paese.