Preservare il passato per creare il futuro è il principio su cui si basa la mostra inaugurata al museo di Baldi il 23 marzo 2015, grazie a un progetto europeo che vede la collaborazione dei tre seguenti paesi: Romania –Ucraina –R. Moldavia.
L’intento della mostra, come hanno esposto voci importanti del progetto, è preservare il passato e la storia dei Pesi interessati dando spazio alla tecnologia; l’intento è la ricerca di un connubio perfetto tra storia e presente per lanciare le suddette Nazioni citate, verso un futuro moderno e tecnologico, senza dimenticare origini e l’antico patrimonio storico.
Il titolo assegnato alla mostra è “Interferenze etnografiche”, gli altri musei interessati del progetto sono quello di Bucovinei in Romania e il Museo regionale di architettura popolare in Ucraina.
I tre musei hanno caratteristiche diverse, ma questo è al contempo lo scopo del progetto stesso, l’unione e l’interazione di usanze e oggetti diversi; una componente importante del programma di fatti si chiama “People to People” – uomo a uomo, con il quale si vuole preservare la cultura e la tradizione e l’intero patrimonio dei tre paesi interessati, mettendoli a confrontando in virtù dell’oggettistica che questi curano nelle loro esposizioni. Concetto ampiamente sottolineato da una figura importante che ha realizzato il progetto, si tratta di Costantin Emil Ursu, direttore del Museo della Romania: un lancio culturale importante per questi paesi, che vedrà una nuova inaugurazione il prossimo mese di aprile in Ucraina.
Per tale evento si è interessata l’Unione Europea, finanziandolo con un budget di spesa previsto di € 209.000,00.