L’uomo accusato di aver ucciso due funzionari della sicurezza in una sparatoria, la scorsa settimana, all’aeroporto di Chisinau, è morto lunedì per ferite multiple da arma da fuoco
Le autorità dell’ex stato sovietico hanno ordinato un’inchiesta per rafforzare la sicurezza aeroportuale.
Il presidente Maia Sandu ha dichiarato martedì giornata di lutto e ha ordinato di sventolare le bandiere a mezz’asta dopo l’incidente di venerdì scorso. Alle due vittime sono state assegnate medaglie postume.
Un comunicato ufficiale ha annunciato la morte di Rustam Asurov, 43 anni, originario del Tagikistan, che ha sequestrato una pistola a un agente di sicurezza dopo che gli era stato rifiutato l’ingresso in Moldova.
È stato accusato di aver ucciso due agenti e di aver preso degli ostaggi prima di essere sopraffatto da una squadra di sicurezza. E’ stato ferito da arma da fuoco e non ha mai ripreso conoscenza.
Asurov è arrivato a Chisinau da Istanbul ed è stato condotto in una zona dell’aeroporto per essere imbarcato su un volo di ritorno – con altri cinque a cui era stato rifiutato l’ingresso – quando è scoppiata la sparatoria.
I pubblici ministeri inizialmente avevano classificato l’incidente come un atto terroristico, ma gli investigatori che lavorano con funzionari in Tagikistan, uno stato ex sovietico in Asia centrale, hanno stabilito che era ricercato in relazione al rapimento del mese scorso di un funzionario bancario.
Il sospettato era stato condannato a 13 anni di carcere per rapina a mano armata nel 2012 dove era riuscito a rubare quasi $ 100.000 di attrezzature sportive. È stato rilasciato nel 2019 per ampia amnistia presidenziale.
L’ufficio del procuratore generale ha annunciato un’indagine per “il mancato o inadeguato adempimento dei doveri da parte delle persone coinvolte nel garantire la sicurezza dell’aeroporto”.
Per Renato Usatii, politico moldavo, le autorità non erano preparate a un simile incidente.
Una singola guardia di frontiera era stata incaricata di scortare il gruppo di sei attraverso l’aeroporto.
All’aeroporto sono riprese le normali operazioni, che ora è utilizzato frequentemente dai passeggeri della vicina Ucraina a seguito dell’invasione russa del loro paese.