La più grande chiesa ortodossa della Moldova mantiene i legami con la Russia
La più grande chiesa ortodossa della Moldova ha riaffermato il suo legame con la chiesa madre russa, nonostante il dissenso dei sacerdoti
Oltre il 90% dei moldavi aderisce al Cristianesimo Ortodosso. Ma i parrocchiani sono divisi tra due chiese: la metropoli della Moldova, subordinata alla Chiesa ortodossa russa, e la metropoli della Bessarabia, che fa capo alla chiesa rumena. Nessuna delle due ha piena indipendenza.

Epifania ortodossa a Chisinau
Il capo della chiesa legata alla Russia, il metropolita Vladimir, il mese scorso si è lamentato con il patriarca russo ortodosso Kirill, un ardente sostenitore della guerra in Ucraina, dicendo che quei legami ne stavano indebolendo l’attrattiva.
Ma giovedì i religiosi hanno accettato di mantenere intatti questi legami.
“Il clero e il popolo rimangono fedeli alla Chiesa ortodossa moldava e al metropolita Vladimir”, così mons. Ioan
“La Chiesa ortodossa della Moldova non sarà collegata al Patriarcato rumeno”.
Un gruppo di sacerdoti della chiesa a maggioranza russa aveva chiesto questa settimana a Vladimir di passare alla chiesa rumena. Un religioso, Pavel Borsevschi, ha detto che il patriarca russo si è “trasformato in una figura politica che chiede ipocritamente che venga versato sangue fraterno”.
Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, avvenuta nel febbraio 2022, più di 60 sacerdoti della chiesa maggioritaria della Moldova se ne sono andati e si sono uniti alla chiesa legata alla Romania.
Ciò riflette divisioni culturali di lunga data nello stato compreso tra Ucraina e Romania – che, in passato, ha fatto parte dell’impero russo, dell’Unione Sovietica e della “Grande Romania”.
La presidente filoeuropea Maia Sandu ha denunciato l’invasione, accusando Mosca di complottare per cacciarla e si è battuta per garantire l’adesione all’Unione europea.
Sandu ha cercato di evitare il divario religioso.
“Per i nostri parrocchiani è importante sentire che vogliamo la pace e che i confini di tutti i paesi devono essere rispettati”.
“La Chiesa non può restare in disparte e far finta di non vedere ciò che sta accadendo.”