Igor Dodon continua a non accondiscendere le richieste politiche del Primo Ministro Pavel Filipp e questo potrebbe costargli una seconda sospensione
Il prossimo 2 gennaio Igor Dodon potrebbe essere sospeso temporaneamente dal suo incarico presidenziale.
Lo rende noto la Corte Costituzionale che, interpellata circa l’opportunità del veto di Dodon nei confronti dei nuovi ministri proposti da Pavel Filip, risponde come rispose già un mese addietro, nell’occasione analoga della nomina di Eugen Sturza come ministro della difesa: il presidente in questi casi si deve limitare ad approvare le candidature.
Il rimpasto di governo che ha portato al cambio di sette ministri su tredici è al momento rimasto incompiuto a causa del rifiuto di Dodon nell’accettare i nuovi ministri proposti, a suo dire inadeguati per incoerenza, mancanza di professionalità, e relazioni poco trasparenti con le banche.
Il rifiuto ad ufficializzare con la propria firma i nuovi ministri ha costretto un gruppo di deputati democratici a rivolgersi alla Corte Costituzionale, il 28 dicembre.
La sospensione temporanea di Dodon dal suo incarico di presidente durerebbe fino alla nomina dei nuovi ministri.