I risultati di un rapporto della Promo-LEX
Durissima relazione della Promo-LEX sulla situazione dei diritti umani e civili nella regione della Transnistria.
Secondo lo studio effettuato nella prima metà del 2018 la regione non ha monitoraggio, perchè la vigilanza circa l’osservanza dei diritti fondamentali dell’uomo da parte di organizzazioni esterne è stata bandita. A
prendersi carico di tutto è la Federazione Russa, che fornisce sostegno sociale, economico, politico, militare. La Russia invita i giovani al patriottismo, li spinge ad ottenere la cittadinanza russa e ad entrare nell’esercito.
Ma i giovani non vengono “cullati” così dolcemente quando sarebbe il caso di far valere diritti inalienabili dell’uomo: arresti e detenzioni arbitrarie, prigioni invivibili, abusi familiari impuniti, minoranze devastate, diritto alla salute calpestato nel momento in cui si vieta il ricovero in strutture sovvenzionate da enti stranieri per chi soffre di gravi malattie.
Un rapporto della Promo-LEX, insomma, che suona come un invito alle autorità competenti, affinchè i diritti elementari in Transnistria vengano ripristinati.