I moldavi resterebbero in patria per 12600 lei al mese: e il governo?
I risultati dello studio condotto dal CBX-AXA Center for Sociological Investigations Marketing
I moldavi preferiscono risolvere i propri problemi finanziari andando a lavorare all’estero. Cercare qualcosa di sufficientemente remunerativo in patria è, a parere di molti, una perdita di tempo.

soldi
Lo dimostra uno studio condotto dal CBX-AXA Center for Sociological Investigations Marketing. Molti degli intervistati rimarrebbero in patria per uno stipendio non inferiore ai 12.600 lei, che è quanto si ritiene sufficiente per poter mantenere la propria famiglia, cosa che nell’80% dei casi non si riesce a fare.
L’insoddisfazione di chi è rimasto a lavorare in Moldova è palese: il 35,4% del campione intervistato dichiara di non essere affatto soddisfatto, il 49,6% piuttosto insoddisfatto, e solo nel 15% dei casi i lavoratori moldavi sono soddisfatti dei propri stipendi in patria.
Questa difficile situazione ha un ritorno anche sulle pensioni, perchè al governo non arrivano i contributi di chi lavora all’estero, e per le pensioni sono quindi a disposizione pochi fondi. Il governo prova quindi la strada della detassazione del reddito: la tassa sul reddito dei privati scende da 18 al 12%; il contributo del datore di lavoro dal 23 al 18%; chi ha meno di 1800 lei non paga tasse.