Le risposte sono state piuttosto chiare, con percentuali di indecisi sempre molto basse
L’Associazione dei Sociologi Moldavi di Chisinau ha svolto un sondaggi, dalla fine di giugno agli inizi di luglio, su un campione di 1195 persone, residenti in 81 località diverse della Moldova.
Il sondaggio mirava a studiare l’impatto delle riforme europeiste del governo sulla situazione economica e socio-politica del paese.
Le risposte sono state piuttosto chiare, con percentuali di indecisi sempre molto basse. Il 40,3% degli intervistati vorrebbe che la Moldova aderisse all’Unione Eurasiatica, il 48,3% vorrebbe proseguire nell’avvicinamento all’Unione Europea.
Il dato si accentua notevolmente se si parla di Nato: in questo caso sarebbe il 61,2% della popolazione a non volerlo, contro il 21,9% che sosterrebbe il si.
Sul fronte dei partiti, si votasse domenica prossima, la situazione si configurerebbe così: Partito Socialista (dal 36% dello stesso sondaggio di Aprile all’attuale 37%), Piattaforma Dignità e Verità (dal 6 al 12), Partito Democratico (dall’8 al 10), Azione e Solidarietà (dal 14 all’8), e gli altri, compresi tra lo 0 e il 2 per cento, stabili.