Pavel Filip ha da ridire sulla decisione presa dall’Unione Europea
Il Primo Ministro Pavel Filip commenta in una intervista la recente decisione della Commissione Europea di non procedere ai finanziamenti previsti per la Moldova, a causa della situazione poco chiara che ha portato all’invalidazione delle elezioni a sindaco di Chisinau.
L’Europa ritiene che l’episodio rappresenti un pericoloso segnale di scarsa democrazia nel paese, e tra i prerequisiti per ottenere i fondi europei, vi era il rispetto dei valori democratici, dei diritti civili, e quant’altro.
Pavel Filip invece rivendica l’autonomia del governo rispetto ad una scelta presa dalla Magistratura, e si chiede come possa l’Europa pretendere che il potere politico intervenga a negare una risoluzione presa dal potere giudiziario.
Il premier ricorda inoltre come la mancata erogazione dei 100 milioni va a colpire i cittadini, non le istituzioni moldave: quei soldi infatti erano stati destinati all’acquisto di cibo per le mense delle scuole moldave.
Il governo riuscirà comunque a far fronte a questa spesa, grazie alle entrate di quest’anno, che risultano superiori rispetto a quanto preventiva