A una giornalista di Chisinau è stato vietato l’ingresso in Transnistria
Alla giornalista Elena Covalenco è stato vietato l’ingresso in Transnistria per un periodo di tre anni
L’Ufficio per la politica di reintegrazione ha definito deplorevole la decisione di non consentire a Elena Covalenco l’ingresso in Transnistria. L’istituzione ha affermato che “le pratiche abusive di Tiraspol nei confronti dei rappresentanti dei media e della società civile, la costante restrizione della libertà di movimento e altre brutali limitazioni dei diritti umani nella regione non possono più essere tollerate”.

Elena Covalenco
“Questa deplorevole azione dimostra che Tiraspol sta perseguendo un programma diverso da quello pubblicamente dichiarato, portando il processo di negoziazione a un punto morto. Le misure adottate dalle autorità incostituzionali mettono a repentaglio gli sforzi di Chisinau e dei suoi partner esterni nel trovare una soluzione pacifica e duratura alla questione transnistriana”.
Ieri sera la giornalista Elena Covalenco ha dichiarato che le è stato vietato l’ingresso in Transnistria per un periodo di tre anni. Stava andando a Tiraspol, per partecipare ad una partita di calcio.